Sentire l’acqua e l’argilla tra le mani. Forgiare dal nulla la forma di un vaso. Guardare le forme dei forni e degli oggetti che incantarono D’Annunzio. La ceramica può farsi vacanza ricca e piena nel Montefeltro. Casteldurante nel 1636 divenne Urbania; nel ‘600 e ‘700 valenti plasticatori e pittori proseguono la gloriosa tradizione, rinnovando l’arte con «l’eleganza delle sagome e la gentilezza dell’impasto».
La Storia seminata del Ducato
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Il Montefeltro e il ducato di Urbino rappresentavano gli antichi domini di Federico da Montefeltro, signore guerriero con il sogno/ossessione della città ideale. La sua corte è stata uno dei centri propulsori del Rinascimento, al pari di Roma, Venezia, Firenze. Ogni palazzo ducale (quello di Urbino, quello di Urbania), ogni casino di caccia rispetta i canoni estetici del Rinascimento e richiama non a caso le proporzioni e la simmetria ideale che alla fine del quattrocento Leon Battista Alberti codifica e implementa nella struttura non lontana del Duomo di Rimini (costruito per i nemici dei Montefeltro, i Malatesta). Ogni architettura nasconde inganni ottici, passaggi segreti, telefoni senza fili nascosti nelle spire elicoidali delle scale.