Il Montefeltro è realmente un tuffo nella storia e nell’armonia che esiste tra storia e natura. E di nuovo è un connubio che crea colore: il blu intenso del guado e il nero poetico dei carbonai. Il guado o guato o gualdo o vado (Isatis tinctoria L.) fino al secolo XVII venne intensamente coltivato, macinato, affinato e commerciato per colorare tessuti o carta. Il colore indaco o blu celtico (usato anche per tingere i jeans) deriva da questo arbusto cespugliato diffuso anche nelle Marche. La lavorazione del guado (testimonianze di vecchie macine in pietra apposite sono frequenti soprattutto nella zona dell’alta valle del Metauro e del Foglia, a Cagli, Piobbico ed Apecchio) raggiunse un livello imprenditoriale elevatissimo tanto che da Sant’Angelo in Vado (o in Guado?).
Il Metauro: Guado e Carbonai
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